La
legge 145 del 30 dicembre 2018 ha fissato dei paletti parecchio restrittivi alla
pubblicità sanitaria. In particolare, nel comma 525 del primo articolo si legge:
“Le comunicazioni informative da parte delle strutture sanitarie private di cura e degli iscritti agli albi degli Ordini delle professioni sanitarie […] possono contenere unicamente le informazioni […] funzionali a garantire la sicurezza dei trattamenti sanitari, escluso qualsiasi elemento di carattere promozionale o suggestivo, nel rispetto della libera e consapevole determinazione del paziente, a tutela della salute pubblica, della dignità della persona e del suo diritto a una corretta informazione sanitaria.”
Ovviamente chi di pubblicità ne faceva poca o niente, ha esultato di questa normativa, mentre per chi aveva puntato su forti campagne promozionali è stata una doccia fredda. Due reazioni opposte quindi, che si possono ricondurre principalmente a
diverse modalità di fare business.
Così, a grandi gruppi economici che da tempo hanno puntato su una pubblicità aggressiva basata principalmente sul prezzo contenuto, si contrappongono professionisti autofinanziati che si muovono principalmente col passaparola.
Tra questi due estremi, ci sono poi tutti quei
professionisti che hanno iniziato a pensare al loro studio in chiave imprenditoriale e che hanno capito che una corretta comunicazione basata su una
strategia di marketing orientata al cliente, con contenuti informativi di valore, è la strada verso il successo delle professioni mediche nel mercato attuale.
Infatti, se indubbiamente il legislatore in questo caso ha dato un aiutino ai professionisti autofinanziati, non ha comunque il potere di fermare il tempo, e
nel mercato attuale non esiste professione immune dalla ricerca attiva di nuovi clienti. Fortunatamente, ad essere proibita non è la
comunicazione informativa nel settore sanitario, bensì quei
contenuti promozionali o suggestivi, ovvero pubblicità basata su un prezzo basso per servizi che si suppone abbiano un valore molto superiore.
Quindi la risposta a una ricerca di clienti conforme alla normativa è la via del
content marketing, ovvero una
strategia comunicativa basata su contenuti di valore autentici e veritieri, che si avvale degli
strumenti digitali per informare il pubblico della propria esistenza e dei servizi offerti ai potenziali pazienti che cercano una soluzione ottimale per le proprie problematiche.
Di questo e di molto altro si parlerà all’evento formativo studiato appositamente per i professionisti del settore odontoiatrico organizzato da EVO Imprese.