Quello della causatività è un concetto fondamentale per la corretta gestione delle risorse. Se non siamo soddisfatti delle prestazioni di uno dei nostri collaboratori, ma al momento di intervenire non siamo disposti ad analizzare prima di tutto noi stessi e le nostre azioni, non riusciremo mai a risolvere la situazione.
I nostri pensieri sono l’indicatore del nostro grado di causatività. Di conseguenza anche il nostro linguaggio, nel momento in cui agiamo come “effetto”, rispecchia questo nostro modo di pensare.
Quante volte, infatti, davanti a un problema abbiamo pensato: “non sono io il responsabile, era qualcosa che non potevo controllare” o ancora “non mi riguarda, è lui che ha sbagliato, io non posso fare nulla”. Tutte queste espressioni non sono altro che il risultato di un modo di pensare e agire che definiamo ad “effetto” e che non ci porterà mai a risolvere davvero un problema.
Come agire?
La risposta sta proprio nel pensiero! Cambiare il nostro modo di pensare ci permetterà anche di cambiare il nostro modo di esprimerci e di agire davanti a determinate situazioni. Prendiamo un esempio concreto. Davanti all’affermazione “le sue prestazioni continuano a deludermi” possiamo scegliere se agire secondo il pensiero effetto “non sono responsabile, i suoi errori non dipendono da me”, oppure secondo quello causativo “posso mettere in campo delle azioni efficaci affinché possa aiutarlo a fare meglio!”.
E tu, in che modo scegli di pensare?
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